Poche ore fa è stata diffusa la notizia della morte di Brigitte Bierlein (nella foto), il cui nome era diventato noto per essere stata la prima donna a ricoprire la carica di presidente della Corte costituzionale e subito dopo quella di Cancelliera federale, in seguito alla crisi del primo governo Kurz. Aveva 74 anni e da tre era vedova del marito Ernest Maurer. L’annuncio del decesso ha colto tutti di sorpresa, perché Bierlein conduceva una vita molto riservata, così come aveva sempre fatto anche da magistrata e, per pochi mesi, da cancelliera.
Nata a Vienna il 25 giugno 1949 (il padre impiegato pubblico, la madre artista), aveva conseguito in tempi rapidi la laurea in giurisprudenza, superando subito dopo gli esami per l’ingresso in magistratura, che è stata la professione dell’intera sua vita. Aveva iniziato da giudice in un tribunale mandamentale di Vienna (l’equivalente delle nostre preture di un tempo), per poi passare al Tribunale penale della capitale.
Nel 1977 era diventata procuratrice di Stato (in Austria non esiste la separazione delle carriere che ora si vorrebbe introdurre in Italia), salendo di grado negli anni, fino a diventare procuratrice capo di Vienna e procuratrice generale presso la Corte Suprema. In mezzo, un periodo trascorso al Ministero di Giustizia, come capo della Sezione penale.
Nel 2003 era stata eletta vicepresidente della Corte costituzionale e 15 anni dopo presidente. Mentre esercitava questo suo ruolo il Capo dello Stato, Alexander Van der Bellen, le chiese il sacrificio di lasciare la Corte, per assumere temporaneamente l’incarico di Cancelliera federale, alla guida di un governo tecnico. Poco prima era scoppiato lo scandalo di Ibiza (un video aveva rivelato i tentativi del vicecancelliere Heinz-Christian Strache di ottenere tangenti da una sedicente miliardaria russa, in cambio di appalti pubblici), che aveva portato alla caduta del governo, dovuta per la prima nella storia dell’Austria a un voto di sfiducia del Parlamento.
Bierlein aveva preso le redini di Ballhausplatz (l’equivalente del nostro palazzo Chigi), gestendo gli affari dello Stato con lo stesso riserbo che si era imposto nella sua vita in magistratura: rare dichiarazioni pubbliche, nessuna apparizione in tv. A chi le rimproverava di non agire con sufficiente incisione nella gestione del governo, rispondeva di non volerlo fare, perché non aveva la legittimazione politica necessaria, non essendo stata eletta. Nel frattempo si erano svolte elezioni anticipate e, all’entrata in carica del nuovo governo guidato nuovamente da Kurz, il 7 gennaio 2020, Brigitte Bierlein, prima cancelliera donna dell’Austria, si era fatta da parte, ritirandosi a vita privata.
Di lei non si era sentito più parlare, fino a oggi, quando si è diffusa la notizia della sua morte.
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