Da ieri sono alleggerite in Austria non soltanto le misure anti-Covid, ma anche il carico fiscale sui contribuenti, almeno su alcuni. L’aliquota dell’Iva, infatti, è stata abbassata al 5% nei settori della gastronomia, del turismo, della cultura. L’agevolazione vale per i cibi e le bevande, anche alcoliche, consumate in bar e ristoranti; per i biglietti di cinema e teatri; per l’acquisto di libri, giornali, opere d’arte; per l’ingresso in parchi naturali, zoo e circhi. Il provvedimento è stato votato martedì dal Parlamento, che all’ultimo momento ha inserito nell’elenco anche il pernottamento in strutture ricettive.
In Austria l’aliquota normale dell’Iva è al 20%, ridotta al 10% per alcuni specifici settori merceologici, che vanno dai generi alimentari ai libri, dai farmaci ai giornali, ai trasporti pubblici. Questa ulteriore agevolazione al 5% riguarda quindi sia prodotti e servizi che fino all’altro ieri erano tassati al 20%, sia altri già scontati al 10%.
Tutti d’accordo in Parlamento sull’opportunità della misura, di cui beneficeranno peraltro le aziende, anziché i consumatori finali, perché per molti servizi (si pensi, per esempio, alle tariffe alberghiere, con offerte forfettarie di soggiorno, o al prezzo dei giornali) i prezzi sono fissati da tempo e non possono più essere cambiati. Inoltre la riduzione dell’Iva al 5% non è per sempre, ma soltanto fino al 31 dicembre.
Non sono mancate critiche, che riguardano soprattutto la complicata applicazione dello sconto. Quasi la totalità delle aziende interessate emettono fatture o scontrini con sistemi elettronici, che distinguono automaticamente gli incassi a seconda dell’aliquota (oltre alle due citate, ce n’è una terza al 13% per determinati prodotti). La legge approvata il giorno prima che andasse in vigore ha costretto molti a trascorrere la notte a riprogrammare i propri computer e registratori di cassa. Chi non era in grado di farlo da sé e non ha potuto avere l’assistenza di un tecnico, ieri non ha potuto applicare la nuova aliquota. C’è da aggiungere che alcune apparecchiature non riescono a gestire più di due aliquote diverse contemporaneamente.
In questo caos organizzativo iniziale per fortuna si è aggiunto un elemento di semplificazione. L’aver esteso il beneficio anche ad hotel, pensioni e altre strutture ricettive ha consentito a queste di non dover conteggiare due aliquote diverse per i pernottamenti e per i pasti e le consumazioni al bar.
NELLA FOTO, una delle camere dello Schlosshotel di Velden, a 5 stelle, che beneficerà dello sconto Iva al 5%.
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