Si chiamava Leonie e aveva soltanto 13 anni la ragazza di Tulln (Bassa Austria), il cui cadavere nell’estate dello scorso anno era stato trovato abbandonato su un prato della Donaustadt, quartiere di Vienna sulla sponda sinistra del Danubio. Era stata uccisa con un’overdose di droghe, dopo essere stata ripetutamente violentata.
Le indagini avevano permesso subito di rintracciare i responsabili del crimine: tre giovani afgani, che avevano attirato la ragazza nell’appartamento di uno di essi, per poi abusare di lei. Quando poi, accortisi che la giovane era in fin di vita, anziché chiamare i soccorsi, avevano trascinato il corpo su quel prato, sperando di farla franca.
Non è andata così. Hanno lasciato tante e tali tracce, che la polizia non ha avuto difficoltà a identificarli in breve tempo. Nelle scorse settimane è stato celebrato il processo a loro carico e, dopo sette giornate di dibattimento, sono stati condannati. Il principale imputato, di 24 anni, ha avuto l’ergastolo per omicidio e stupro. Gli altri due, di 20 e 19 anni, accusati di omicidio per omissione di soccorso, sono stati condannati rispettivamente a 19 e 20 anni.
Nel corso del processo i tre hanno sostenuto che Leonie sarebbe stata consenziente al rapporto sessuale e ognuno ha cercato di scaricare sugli altri la colpa di aver somministrato alla ragazza la dose mortale di sostanza stupefacente. I giurati non hanno loro creduto, soprattutto dopo aver visto un video (il pubblico è stato fatto uscire dall’aula), che uno dei tre afghani aveva girato con il telefonino nel corso della notte, da cui appariva evidente che la ragazza era in stato agonizzante. “Sono immagini – ha commentato la procuratrice di Stato – che non si cancellano più dalla testa”.
Fino ad oggi nel 2022 in Austria sono stati commessi 28 femminicidi. Nel conto non rientra quello di Leonie, che risale al 2021. Nel suo caso la responsabilità è stata di tre giovani immigrati afghani, ma nella stragrande maggioranza dei casi i responsabili sono persone della famiglia, quasi sempre il marito o il partner.
NELLA FOTO, il prato della Donaustadt su cui è stato trovato il corpo di Leonie e, in sovrapposizione, il volto della ragazza.
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