I tre concerti che Taylor Swift avrebbe dovuto tenere questa sera, domani sera e sabato sera a Vienna sono stati annullati. Troppo grande il pericolo di un attentato terroristico di matrice islamica, che avrebbe potuto causare migliaia di vittime. La Barracuda Music, società organizzatrice del triplice evento, non se l’è sentita di correre un simile rischio, assumendosi gli enormi costi di una tale decisione.
Il concerto rappresentava l’evento clou dell’estate viennese. Doveva tenersi nel capace “Ernst-Happel” Stadion, al Prater. I biglietti erano andati esauriti da mesi: 65.000 per ciascuna delle tre serate. Gli organizzatori rimborseranno tutti gli acquirenti entro 10 giorni. Non potranno essere rimborsate, invece, le spese di viaggio e alloggio, a meno che la prenotazione non sia avvenuta acquistando un “pacchetto” comprensivo anche dei biglietti di ingresso.
Anche la Westbahn, società ferroviaria privata che gestisce il traffico tra Vienna e Salisburgo, ha comunicato che rimborserà i biglietti di viaggio acquistati per il concerto, benché non fosse tenuta a farlo. Le Ferrovie dello Stato Öbb, invece, inizialmente non intendevano rimborsare nulla, ma nel corso della giornata hanno cambiato idea, per non essere da meno della Westbahn.
L’annullamento dei tre concerti è stata l’inevitabile conseguenza dei risultati di un’indagine delle forze di polizia viennesi, coadiuvate dai servizi di intelligence austriaci e stranieri, che hanno consentito di scoprire in tempo i presunti autori di un piano terroristico, che avrebbe dovuto far esplodere bombe fabbricate in casa davanti allo stadio del Prater, nel momento di maggiore affollamento. L’attentato sarebbe stato concepito come un’operazione kamikaze: fatte scoppiare le bombe, gli attentatori avrebbero cercato di uccidere più persone possibili a colpi di machete e di coltello, pur sapendo che alla fine sarebbero stati uccisi a loro volta dalla polizia.
La svolta è avvenuta ieri mattina, quando un centinaio di poliziotti hanno letteralmente assediato Ternitz, una cittadina di 15.000 abitanti della Bassa Austria, che dista un’ora da Vienna, bloccandone tutte le uscite. Reparti speciali hanno fatto irruzione nell’abitazione di un giovane di 19 anni, di cittadinanza austriaca, ma con genitori originari della Macedonia del Nord. Il giovane, su cui erano in corso indagini da tempo, è sospettato di aver pianificato l’attentato che sarebbe dovuto accadere in uno dei tre concerti della pop-star americana. In casa sono state trovate sostanze chimiche ritenute idonee per la fabbricazione di bombe, nonché un gran numero di machete e coltelli.
Secondo fonti della polizia, l’arrestato si sarebbe radicalizzato su Internet, aderendo allo Stato islamico. Un paio di settimane fa avrebbe prestato il formale giuramento di fedeltà. In luglio si era licenziato dalla ditta per cui lavorava, confidando ai suoi compagni di lavoro che “aveva in mente qualcosa di grosso”. Stando sempre a quanto riferito dalla polizia, avrebbe subito reso una piena confessione.
Nel pomeriggio di ieri è avvenuto anche un secondo arresto: un giovane di 17 anni, anche lui nato in Austria e con cittadinanza austriaca, ma con radici turche e croate. Si era fatto assumere da poco da una ditta che lavora per gli organizzatori del concerto. È stato arrestato, infatti, allo stadio, dove erano in corso gli ultimi lavori di allestimento del palco e delle altre strutture per il concerto. La polizia ritiene che il suo compito sarebbe stato quello di agevolare l’ingresso dell’attentatore, ma lui nega ogni responsabilità.
Sempre ieri la polizia ha interrogato anche un ragazzo di 15 anni, di origine turca. Non se ne conoscono le ragioni. Si sa soltanto che nei suoi confronti non è stato preso alcun provvedimento limitativo della libertà.
Informati della situazione, i responsabili della Barracuda Music, d’intesa con lo staff di Taylor Swift, alle 22 di ieri hanno deciso di annullare tutti i concerti. “Non avevamo altra scelta – hanno dichiarato – le esigenze di sicurezza vengono al primo posto”.
Enorme la delusione dei fans, giunti a Vienna da tutta l’Austria e anche dai Paesi confinanti. Molti di essi avevano prenotato da mesi i biglietti, per sentire dal vivo la cantautrice americana. Dalle interviste fatte dall’Orf, la tv pubblica austriaca, pare che tutti abbiano accettato con rassegnazione l’annullamento dei concerti. È stata ben compresa la gravità della situazione e la necessità di non mettere a rischio la vita delle persone.
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Oliver Scheiber, noto giurista e saggista viennese, è intervenuto su X (ex Twitter) sul concerto annullato di Taylor Swift. Pur non volendo giudicare la decisione, in mancanza di informazioni più precise, ha voluto avanzare alcune considerazioni. “Nonostante la situazione in astratto di pericolo – ha scritto – in Germania si sono disputati i Campionati europei di calcio, a Parigi sono in corso la Olimpiadi e Taylor Swift tiene i suoi concerti in tutto il mondo”.
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Michael Ludwig, sindaco di Vienna, ha voluto dare prova concreta dell’ospitalità della sua città. Come “premio di consolazione”, a tutti i possessori del biglietto per uno dei concerti annullati, sarà consentito l’ingresso gratuito a tutti i musei di Wien Holding (Casa di Mozart, Casa della musica, Kunsthaus Wien, Museo ebraico), alla piscina del Wiener Stadionbad, nonché prezzi ridotti in tutte le piscine della città. L’offerta è valida da domani (9 agosto) a domenica 11.
NELLE FOTO, lo stadio “Ernst-Happel”, al Prater di Vienna, dove stasera si sarebbe dovuta esibire Taylor Swift, e le strade di Ternitz (Bassa Austria) blindate dalla polizia, durante la perquisizione nell’abitazione del presunto attentatore.
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