Martedì 3 Dicembre 2024

wien-musikverein-neujahrskonzert-vCome è tradizione ormai da oltre sessant’anni, si ripropone oggi l’appuntamento con il concerto di Capodanno dei Wiener Philharmoniker, nel Musikverein di Vienna. Si ripropone per i superfortunati che sono riusciti a procurarsi il biglietto d’ingresso (prezzi da un minimo di 30 a un massimo di 940 euro) e per il pubblico televisivo. Saranno 72 i Paesi collegati in diretta con la sala d’oro della capitale austriaca. Fra questi persino lo Sri Lanka, la Mongolia e il Mozambico, ma non l’Italia, che da alcuni anni ha preferito il concerto della Fenice (anche quello live). Scelta più che legittima della Rai di dare la precedenza all’orchestra di casa nostra, anche se si rimane comunque perplessi di fronte alla decisione (della Fenice, della Rai o di chissà chi) di programmare il concerto alla stessa ora di quello viennese, che viene eseguito nella mattinata del primo dell’anno fin dal 1941, quasi a voler sovrapporsi e mettersi in concorrenza con i Philarmhoniker.

A parte la temerarietà del confronto con una delle più prestigiose orchestre del mondo, sempre diretta da maestri prestigiosi (ma anche sir John Eliot Gardiner che oggi salirà sul podio della Fenice non è da meno), per gli italiani appassionati del valzer viennese resta la consolazione della differita del concerto dei Wiener, in programma su Rai2 alle 14. E, in assenza dei telespettatori italiani, i Wiener a loro volta si consoleranno con gli altri telespettatori, che saranno oltre un miliardo da tutti i continenti.

neujahrskonzert_epa20080101173805 Geroges PretreIl programma punterà come sempre sulle note della famiglia Strauss, soprattutto di Johann Strauss figlio, con alcune digressioni volute da Georges Prêtre, l’anziano direttore francese (85 anni), richiamato quest’anno a guidare i Wiener. Così, per esempio, la seconda parte del concerto sarà introdotta dall’ouverture delle “Allegre comari di Windsor” di Otto Nicolai e si concluderà con lo “Champagner Galopp” di Hans Christian Lumbye, brani entrambi inusuali o forse addirittura inediti in un concerto di Capodanno. Concerto che per il resto seguirà invece il solito copione, quasi rituale, nel quale non potranno mancare “Sul bel Danubio blu”, la “Radetzkymarsch” accompagnata dal battimani ritmato del pubblico (non fu eseguita soltanto nel 2005, in segno di lutto per le vittime dello tsunami) e il saluto augurale pronunciato a gran voce e all’unisono dagli orchestrali “Prosit Neujahr!”.

E, per un concerto che se ne va, già se ne affaccia un altro all’orizzonte, quello del Capodanno 2011, che sarà diretto da Franz Welser-Möst, dal prossimo autunno direttore della Staatsoper di Vienna. Chi volesse procurarsi i biglietti ha un solo modo per farlo: prenotarli via internet sul sito dei Wiener Philharmoniker (http://www.wienerphilharmoniker.at/2010_drawing.html). Le iscrizioni sono aperte da domani al 23 gennaio. I biglietti saranno sorteggiati tra tutti i partecipanti, senza tener conto della data di iscrizione. Le modalità di partecipazione sono spiegate nel sito anche in lingua italiana.

La Rai, come si è detto, ha rinunciato ormai da alcuni anni a seguire in diretta il concerto, ma l’Italia sarà comunque presente a Vienna: con le coreografie del balletto curate anche quest’anno dal veronese Renato Zanella, con la prima ballerina Eleonora Abbagnato, solista del balletto dell’Opera di Parigi, con lo stilista Valentino, che ha disegnato per lei l’abito, e con i fiori inviati come ogni anno da Sanremo per ornare la sala d’oro del Musikverein. L’Italia non vedrà il concerto di Capodanno viennese, ma oltre un miliardo di persone vedranno l’Italia attraverso la grazia e la bellezza della danza e del design italiani.

Nella foto in alto, la “sala d’oro” del Musikverein, sede tradizionale del concerto di Capodanno dei Wiener Philharmoniker. In basso, Georges Prêtre già due anni fa sul podio del Musikverein.

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