Giovedì 14 Novembre 2024

20.01.16 Danubio inquinato 7Il “bel Danubio blu” non è più blu. Per la verità blu non lo era mai stato, salvo che nel celebre valzer di Johann Strauss. Ma ieri una enorme chiazza di olio combustibile, sparsa sulla superficie del grande fiume all’altezza di Vienna, ha eliminato ogni dubbio cromatico. Un incidente ambientale di dimensioni mai viste prima, che ha mobilitato tutto il giorno vigili del fuoco, operatori ecologici e polizia.

Lo spargimento della sostanza inquinante è avvenuto nel corso della notte, ma è stato notato soltanto alle prime luci dell’alba, quando una pattuglia della polizia fluviale che perlustrava l’area della Donauinsel (l’allungata isola del Danubio che per alcuni chilomtri divide in due rami il fiume) ha dato l’allarme. Il fiume è navigabile nell’intero suo tratto austriaco, da Passau (sul confine tedesco) a Bratislava (su quello slovacco) e naturalmente poi fino alla foce nel mar Nero, ma l’incidente ambientale si è verificato in prossimità di Vienna.

Il tratto maggiormente contaminato è di 8 chilometri, tra Klosterneuburg (a nord di Vienna) fino al quartiere di Brigittenau. Ma il flusso delle acque ha trascinato la massa oleosa, sia pur diluita, ancora più a valle, fino a Schwechat (località dove si trova l’aeroporto internazionale della capitale), per una lunghezza di 30 chilometri.

Va precisato, per chi conosce Vienna, che l’incidente ha colpito il corso principale del Danubio, che attraversa la parte nord-orientale della metropoli, lasciando sulla sponda sinistra il quartiere periferico di Florisdorf (21. distretto) e quello di recente espansione di Aspern (22. distretto). Il cosiddetto “Donaukanal”, che lambisce il centro storico e che fu regimentato a fine ‘800 dall’architetto Otto Wagner, è stato invece risparmiato.

Inizialmente si era parlato di uno sversamento di petrolio, poi di olio combustibile. L’origine fino a ieri sera era ancora sconosciuta. È tuttavia probabile una connessione con l’intenso traffico fluviale. Il Danubio è percorso quotidianamente da navi passeggeri della Ddsg (la sigla deriva dallo storico nome della compagnia di navigazione “Donaudampfschifffahrtsgesellschaft”, che letteralmente significa “Società di navigazione a vapore del Danubio”), ma anche da chiatte che trasportano merci risalendo tutto il Danubio, dal Mar Nero alla Bulgaria, alla Serbia, all’Ungheria. Una di queste navi potrebbe aver sversato il liquido inquinante.

Per limitare i danni i vigili del fuoco hanno steso subito panne di contenimento in corrispondenza del ponte della Nordbahn (la ferrovia nord) e della metropolitana U6 in direzione Florisdorf. La navigazione è stata bloccata ed è potuta riprendere soltanto a metà pomeriggio. Sono state chiuse tutte le fontane lungo le due sponde del Danubio, ritenute non più potabili. Non c’è stato, comunque, nessun problema di ordine sanitario, perché Vienna è rifornita da due acquedotti che attingono l’acqua molto al di fuori della città, uno addirittura in Stiria. I tecnici ambientali intervenuti hanno anche riferito che non dovrebbero esserci stati danni per l’avifauna.

 

NELLA FOTO, il ponte della ferrovia nord e della metropolitana U6, sotto il quale si è cercato di fermare la massa oleosa.

_____________________

Austria Vicina è anche su Facebook. Clicca “mi piace” alla pagina https://www.facebook.com/austriavicina.

 

Lascia un commento