Sabato 12 Ottobre 2024

215L’autostrada tra Salisburgo e Villach, che poi scende nella nostra regione, è da qualche giorno più sicura e veloce. La scorsa settimana, infatti, sono stati terminati i lavori di costruzione della seconda canna del tunnel sotto i Tauri, realizzata con le più moderne tecnologie: illuminazione migliore, aeratori in grado di assorbire fumi e gas di scarico anche in caso di incendi, corridoi di fuga verso il tunnel parallelo ogni 250 metri, videocamere di sorveglianza e sensori per un tempestivo allarme in caso di incidenti.

Ora tutto il traffico è stato dirottato nel nuovo “tubo”, per poter iniziare i lavori di risanamento di quello vecchio (sono lunghi entrambi 6,4 chilometri), in esercizio dal 1975. Sarà rifatta la volta in cemento e saranno introdotte anche qui tutte le tecnologie d’avanguardia adottate nella nuova canna. Si prevede che i lavori siano completati entro giugno del prossimo anno. Alla vigilia della stagione estiva 2011, quindi, quando decine di migliaia di auto dal Salisburghese, dalla Germania, dall’Olanda e dal Centro Europa, scenderanno alle spiagge adriatiche, incontreranno ai Tauri una doppia galleria, con canne a un solo senso di marcia.

È la fine di un incubo per i viaggiatori e per le forze di polizia. L’autostrada dei Tauri è percorsa annualmente da 6,7 milioni di veicoli, con una concentrazione nei mesi estivi, quando al traffico commerciale si aggiunge quello turistico. Nei fine settimana, tra giugno e agosto, all’imbocco della galleria si registravano incolonnamenti lunghi fino a 40 chilometri. La polizia era costretta a scaglionare l’accesso al tunnel e le attese all’esterno potevano durare ore in quello che veniva e viene chiamato “il più grande parcheggio del Salisburghese”. Nei giorni più caldi doveva intervenire persino la Croce rossa, per soccorrere viaggiatori cotti dal sole e disidratati.

Il raddoppio del tunnel rappresenta il penultimo passo di un’operazione avviata 11 anni fa, dopo il tragico incendio in cui persero la vita 12 persone. Nella notte sul 29 maggio 1999 un camion aveva tamponato un’auto, incendiandosi. Le fiamme si erano estese in men che non si dica agli altri veicoli trasformando la galleria in un inferno. C’era stato un fuggi fuggi per mettersi in salvo, ma non tutti erano riusciti a raggiungere l’uscita, distante sul lato nord 800 metri dal luogo del sinistro. Oltre alle vittime, quella notte ci furono decine di ustionati e intossicati, di cui 40 in condizioni gravi.

Pochi giorni prima una tragedia simile era avvenuta nella galleria sotto il monte Bianco. Due eventi di simile gravità a così breve distanza l’uno dall’altro avevano imposto un ripensamento sulle misure di sicurezza per la circolazione in galleria e la decisione del governo austriaco di intervenire subito con il raddoppio di quelle esistenti. Sull’autostrada dei Tauri le gallerie su cui intervenire erano due: quella dei Tauri, appunto, e più a sud quella del Katschberg (5,4 chilometri), dove il raddoppio delle canne è stato realizzato già nel 2008 con una spesa di 290 milioni di euro. Il tunnel aperto la settimana scorsa è costato 212.

Nella foto, le autorità intervenute all’inaugurazione del tunnel (al centro, la governatrice del Salisburghese Gaby Burgstaller). Alle loro spalle, l’ingresso del tunnel e, in fondo, il profilo dei Bassi Tauri.

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