Sabato 14 Dicembre 2024

20.06.20 Vienna, piazza S. Stefano e Graben da tetto del duomoCi sono grandi città nel mondo che hanno pedonalizzato i loro centri storici. Una necessità fisica, prima che politica, perché i nuclei urbani più antichi sono fatti di stradine, vicoli e piazzette, dove la circolazione delle auto di oggi era diventata impossibile. Gli ingorghi e la paralisi del traffico sarebbero stati quotidiani, quanto meno nelle ore di punta.

Anche a Vienna non mancano le isole pedonali. Chi vi è andato da turista sicuramente conosce, per esempio, la Kärntner Strasse, che dall’Opera di Stato arriva al Duomo di Santo Stefano. Ormai da decenni le auto non vi passano più e la via ospita panchine, piante, tavolini di bar. Anche alcune laterali della Kärntner Strasse sono state riservate ai pedoni.

Ora Vienna si appresta a compiere un passo ulteriore: l’esclusione del traffico automobilistico dall’intero primo distretto, che è quello all’interno del Ring, chiuso a nord-est dal canale del Danubio. Il progetto è stato appena presentato e il proposito è di metterlo in atto entro ottobre, ovvero prima delle elezioni comunali, che si terranno il giorno 11 di quel mese.

La cosa strana dell’operazione è che la giunta comunale (che è anche giunta regionale, perché la capitale austriaca è un Comune, come tutti gli altri, ma ha contemporaneamente lo status costituzionale di un Land, con le prerogative legislative che ad esso competono) è una coalizione di socialdemocratici (Spö) e Verdi, ma il progetto pedonale è stato presentato dalla vicesindaca verde, Birgit Hebein, insieme con il presidente del primo distretto, Markus Figl, che è del Partito popolare (Övp). In altre parole, si tratta di un’iniziativa che i Verdi hanno partorito in collaborazione con un partito, l’Övp, che nel Comune di Vienna sta all’opposizione.

Il sindaco socialdemocratico Michael Ludwig è stato costantemente informato sull’avanzamento del progetto, ma non ne è stato coinvolto. Può funzionare un modo di agire del genere? Vi saranno veti da parte dell’Spö? Alla conferenza stampa di presentazione erano presenti, con Hebein e Figl, i rappresentanti nel distretto di Övp, Verdi e Neos. Assenti l’Fpö (il partito dell’estrema destra sovranista storicamente contrario a ogni pedonalizzazione) e l’Spö.

Soprattutto la seconda assenza pesa molto, perché senza il consenso dei socialdemocratici a Vienna non si muove una foglia. Per il momento le reazioni non sono di rigetto. Il sindaco Ludwig ha dichiarato di aver invitato Hebein e Figl a illustrargli il progetto, di cui ora si conoscono soltanto le linee generali, che prevedono molte eccezioni. “È necessario un concetto coerente”, ha osservato il sindaco, che “non sarebbe emerso finora dalla conferenza stampa”. Ludwig si è detto favorevole in linea di massima a un provvedimento che alleggerisca il traffico in centro, ma non ha voluto ancora esprimersi su un possibile veto, come quello proposto dalla sua vicesindaca.

Da quel che si è potuto capire finora, da ottobre il primo distretto di Vienna – la “city” – diverrebbe non tanto un’unica, grande isola pedonale, ma piuttosto quella che noi chiamiamo “zona a traffico limitato”. I veicoli non ne verrebbero completamente esclusi e già nel corso della conferenza stampa sono state enunciate ben 17 deroghe: per gli abitanti della zona, per chi ha affittato un posto macchina in un garage all’interno dell’area pedonale, per persone con disabilità motorie, per aziende e prestatori di servizi, per taxi e addetti alle consegne. Ovviamente per i veicoli delle forze dell’ordine e di soccorso e per i mezzi di trasporto pubblico.

L’idea molto pragmatica è di avviare il progetto e poi verificarne il funzionamento e apportarvi strada facendo aggiustamenti, anche con il contributo dei residenti. Hebein confida comunque che le misure da lei proposte comportino una riduzione del traffico almeno del 30%. Attualmente è stato rilevato che ogni giorno 50.000 veicoli entrano ed escono dal primo distretto. Secondo la vicesindaca verde non si può continuare ad andare avanti così: “Questi tempi sono passati – ha dichiarato – Il centro della città appartiene agli uomini, non ai motori”.

 

NELLA FOTO, uno scorcio della piazza Santo Stefano di Vienna e del Graben, già attualmente aree pedonali.

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