Da questa settimana gli austriaci possono sottoporsi gratis a un test antigenico, rivolgendosi alla farmacia più vicina della propria città o del proprio paese. Il servizio è stato disposto dallo Stato, che se ne è assunto i costi, e ha incontrato un enorme successo, soprattutto tra le signore. Non perché siano preoccupate più degli uomini della propria salute, ma perché il test è diventato la condizione “sine qua non” per andare dal parrucchiere a mettersi a posto i capelli.
Da lunedì, infatti, il lockdown in Austria è stato alleggerito. Il coprifuoco è stato limitato alle ore notturne, i negozi sono stati riaperti (non però bar e ristoranti), a scuola si torna a far lezione in presenza (anche se a turno) e soprattutto sono ripresi i servizi alla persona, come quelli di manicure, estetiste e, appunto, parrucchieri. Comportando un contatto fisico, l’ordinanza del Ministero della Salute ha disposto che per servirsene sia necessario un test antigenico rilasciato nelle precedenti 48 ore.
Questo spiega la corsa delle signore in farmacia. Dopo dieci settimane di lockdown, costrette in casa al fai da te, non vedevano l’ora di farsi sistemare i capelli da chi sa come si fa e hanno salutato con piacere il servizio messo a disposizione dalle farmacie.
Per usufruirne è necessaria innanzitutto la prenotazione e poi ci si deve presentare in farmacia con la tessera sanitaria, che consente al farmacista di ottenere il rimborso del costo dallo Stato (25 euro). Il test viene fatto con prelievo dal naso e il risultato è disponibile generalmente in 5 minuti. Con il certificato rilasciato dalle farmacie è possibile poi andare dal parrucchiere o dovunque sia richiesta un’attestazione del genere.
Se però il risultato è positivo ci si deve mettere in quarantena, disdire l’eventuale appuntamento dal parrucchiere e telefonare al 1450, che è il centralino creato ad hoc per la segnalazione di contagi da Covid-19. Ma, se anche non lo si fa, provvede comunque la farmacia, che ha l’obbligo di informare l’autorità sanitaria.
In Austria le farmacie sono 1400 e fin dall’inizio hanno aderito al progetto quasi 500. Ieri e l’altro ieri se ne sono aggiunte molte altre, che non avevano potuto farlo subito perché non disponevano dei kit per il test o non erano attrezzate per svolgere il servizio con tutte le garanzie igieniche richieste. L’elenco è in continuo aggiornamento e può essere consultato sul sito web della Camera federale dei farmacisti (Österreichische Apothekerkammer: Österreichische Apothekerkammer).
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