Venerdì 17 Gennaio 2025

Daniele Ginefra, 55 anni, da Tramutola (provincia di Catania), si era fatto un nome in mezza Europa, ma anche oltremare, come “re delle truffe”. Lui non ci teneva tanto a quel titolo, preferiva definirsi “il truffatore gentile”. Ma di sicuro peccava di modestia. Quanto clamorosi fossero i colpi con cui si guadagnava da vivere lo si deduce anche dal fatto che nel 2016 la tv tedesca gli dedicò addirittura uno sceneggiato.
Era stato arrestato due volte, riuscendo però sempre a sottrarsi al carcere, l’ultima volta nel 2021 da quello di Bollate, dove stava scontando 15 anni di reclusione. Gli era stato concesso il permesso di uscire, per lavorare in un ristorante di piazzale Susa, ma all’ora convenuta non aveva fatto rientro all’istituto di pena. Alle 22 era scattato l’allarme e Ginefra era diventato un ricercato.
Da allora si erano perse le sue tracce. La latitanza è terminata ieri in Austria, dove è stato arrestato in esecuzione di un mandato di cattura internazionale della magistratura italiana, ma anche per una serie di nuove truffe commesse nel corso di questi anni sia in Austria che in Germania.
Il “truffatore gentile”, come spesso accade a personaggi del genere, è scivolato su una buccia di banana. Le manette ai suoi polsi sono scattate non in seguito ad approfondite indagini di polizia, ma per semplice sciatteria: aveva preso in affitto due appartamenti a Villaco (non si sa perché due e non uno), dimenticandosi di pagare il canone.
Il locatore aveva denunciato l’italiano alla polizia della città, che si era subito occupata del caso, ignorando inizialmente di avere a che fare con un truffatore “gentile” sì, ma incallito ed estremamente abile. Dalle prime indagini era emerso che Ginefra aveva acquistato (o preso in leasing) tre auto e che con documenti falsificati era riuscito a venderne una e stava per farlo anche con le altre due.
Seguendo le sue tracce gli investigatori austriaci erano arrivati a Wiener Neustadt, dove il “truffatore gentile” era impegnato in un’operazione analoga: si era presentato a un concessionario di zona per acquistare un’altra auto. Quando però si trattava di firmare il contratto, all’appuntamento ha trovato la polizia, che lo ha arrestato.
Al momento dell’arresto Daniele Ginefra ha rivelato agli inquirenti la sua vera identità e ha illustrato loro, con malcelato orgoglio, la sua clamorosa carriera di truffatore. Gli ultimi anni li aveva trascorsi in Germania. Quando i poliziotti di Villaco hanno comunicato l’arresto ai colleghi tedeschi è scoppiato il finimondo, con telefonate che arrivavano da tutti i Länder. Pare che il nostro connazionale avesse commesso oltre 200 truffe ai danni di tedeschi, comprando e vendendo immobili, auto, orologi di valore, gioielli e altri oggetti preziosi.
Alle sue vittime si presentava a volte come Simon Ballandi, imprenditore del Sudafrica, a volte come Stefano Laneri, architetto torinese. Con questi stratagemmi, per esempio, era riuscito a vendere 14 volte lo stesso immobile di Montecarlo (non suo), incassando 5 milioni di euro da altrettanti compratori. Allo stesso modo aveva venduto case a Las Vegas e sull’isola di Guadalupe nelle Antille Francesi, case che ovviamente non erano sue o che non esistevano affatto. Aveva convinto un numero imprecisato di vittime, pare persino uomini della mafia russa, a investire cospicue somme di denaro in progetti inesistenti.
All’inizio degli anni ’90 era stato arrestato in Germania e condannato a una pena detentiva, ma già nel 1992 era riuscito a evadere dal carcere tedesco e a sottrarsi alle ricerche, assumendo l’identità di uno zio. Era stato privato di nuovo della sua libertà nel 2016 in Italia e condannato a 15 anni di reclusione, da scontare nel carcere di Bollate. Cinque anni dopo però, come abbiamo detto sopra, approfittando del permesso di uscita per lavoro, era diventato uccel di bosco. Lo è stato fino a ieri, quando la polizia austriaca lo ha beccato a Wiener Neustadt, non per le sue truffe milionarie, ma per i pochi euro dell’affitto degli appartamenti di Villaco, che non aveva pagato.

NELLA FOTO, una immagine dello sceneggiato dell’emittente televisiva tedesca Zdf, in cui appare l’attore che interpreta il ruolo del “truffatore gentile”.

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