Mercoledì 12 Febbraio 2025

17.08.08 St. Anton am Arlberg, Guinnes di stelle alpineSe dovete scegliere un fiore per l’Austria, vi verrà subito in mente la stella alpina. È l’emblema botanico di un Paese di montagne. L’”Edelweiss” (stella alpina in tedesco) compare non soltanto nello stemma dell’Alpenverein, la principale associazione degli alpinisti austriaci, ma anche in quello della 6. Jägerbrigade, con sede di comando a Innsbruck. Per le nostre truppe alpine abbiamo scelto di cucire sul cappello una più marziale aquila, tentando di riesumare antiche glorie romane, mentre gli austriaci hanno preferito la poesia di un fiore di montagna.

E che cosa canta la prolifica famiglia Trapp nel celebre film “The sound of the music” (in Italia tradotto con “Tutti assieme appassionatamente”)? “Edelweiß, Edelweiß, du grüßt mich jeden Morgen”, “Stella alpina, stella alpina, tu mi saluti ogni mattina…”.

Potremmo continuare a lungo, passando dalle creme solari alle birre, alla schiera sterminata di hotel e pensioni con questo nome, per confermare il connubio tra l’Austria e le stelle alpine. Un connubio indissolubile, che l’altro ieri è stato consacrato dalla conquista di un record, che finirà nel Guinnes dei primati. Una coppia di coniugi di St. Anton am Arlberg (Tirolo occidentale), Tanja e Markus Senn, hanno coltivato sul prato davanti alla loro malga centinaia, anzi, migliaia di stelle alpine.

La quota adatta (intorno ai 1500 metri di altitudine), l’umidità dell’aria, l’esposizione alla luce hanno favorito la riproduzione della regina dei fiori alpini con rapidità incredibile. La natura, come sappiamo, fa cose meravigliose, ma i coniugi Senn non si sono fidati di lasciarle carta bianca e hanno voluto, per così dire, fare di meglio. Hanno “guidato” la crescita delle loro stelle alpine in spazi rigorosamente delimitati, in modo che il risultato finale fosse il disegno sul prato di una enorme stella alpina, formata da migliaia e migliaia di fiori. Insomma, parafrasando il poeta, si potrebbe dire: “È del malgaro il fin la meraviglia”.

Ma quante migliaia di stelle alpine sono state necessarie per raggiungere lo strabiliante risultato? A occhio 70-80 mila, quanto basta – hanno pensato Tanja e Markus – per poter comparire nel Guinnes dei primati. Serviva però una verifica ufficiale, che è avvenuta l’altro ieri. Trenta persone di buona volontà si sono suddivise il campo e hanno contato una a una le stelle alpine, avendo cura di non danneggiarle. Su di essi vigilava un’arbitra internazionale, per evitare brogli. Alla fine il totale è andato al di là delle previsioni: sono state contate 107.126 Edelweiss, record assoluto planetario.

Finora detentrice del record era la Camera dei fiorai di Ankara, con 53.643 stelle alpine. I malgari di St. Anton hanno addirittura raddoppiato quel numero. Ciò che stupisce, in questo duello a distanza, è che il competitore da battere non si trovasse in un’altra regione alpina o nella stessa Austria, ma a migliaia di chilometri di distanza, proprio in quella Turchia a cui l’Austria vuole impedire l’ingresso nell’Unione Europea. Due mondi diversi, per cultura, religione, assetto sociale, che però – lo abbiamo appreso ora – sono unite da un fiore. Anche nella lontana Anatolia c’è chi svegliandosi al mattino viene “salutato da una stella alpina”. Chissà come lo si canta nella sua lingua?

 

NELLA FOTO, le 107.126 stelle alpine coltivate dai coniugi Senn in uno spazio a forma a sua volta di stella alpina, sul prato davanti alla loro malga a St. Anton am Arlberg.

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