C’è quell’impennata nel diagramma dei contagi ormai in tutta l’Austria, che ha indotto il cancelliere Sebastian Kurz ad annunciare ieri un nuovo inasprimento delle misure per contenere il diffondersi del Coronavirus. E quanto sia grave la situazione lo si è capito dal messaggio che il Capo dello Stato ha rivolto ieri sera alla nazione dagli schermi della tv.
Alexander Van del Bellen (nella foto) ha chiesto comprensione per i provvedimenti presi dal governo, senza precedenti nella storia recente della Repubblica. “Alcuni di voi – ha detto – si chiedono: ma è davvero così grave? riguarda anche me? Io sono qui per dirvi: sì, ci troviamo in una situazione molto seria. Il Coronavirus ci tocca tutti. Incide profondamente nella nostra vita di ogni giorno”.
Il presidente ha segnalato la pericolosità del diffondersi del virus, che potrebbe mandare al collasso il sistema sanitario, e ha rivolto un accorato appello: “Per rispetto delle generazioni più vecchie, delle persone più deboli di salute, per gli ammalati, vi prego con insistenza: riducete al minimo necessario i vostri contatti sociali. Solo così potremmo rallentare il diffondersi del contagio. La vostra attenzione oggi potrebbe salvare domani la vita delle persone a voi più care”.
Salvare vite umane, evitare che le terapie intensive esplodano per sovraffollamento, fare in modo che il virus si diffonda più lentamente, dando per scontato che attualmente sia impossibile fermarlo. Sono queste le ragioni indicate dal cancelliere per giustificare ieri nuovi provvedimenti che limiteranno ulteriormente gli spazi già ridotti di movimento dei cittadini austriaci.
Il più importante riguarda il commercio. Da lunedì per almeno due settimane tutti i negozi e i centri commerciali dovranno tenere le saracinesche abbassate. Deroghe sono consentite soltanto per gli alimentari, le farmacie, i distributori di benzina, i tabaccai. Non si fa cenno alle edicole, perché in Austria i giornali si vendono normalmente in alcune librerie (che rimarranno chiuse), dai benzinai e in distributori automatici agli angoli delle strade. Sempre da lunedì caffè è ristoranti chiuderanno alle 15.
Da lunedì, come già annunciato, gli studenti delle scuole superiori (dai 14 anni in su) rimarranno a casa. Quelli degli asili, delle elementari e delle medie lo faranno da mercoledì. Tuttavia anche gli alunni di queste fasce scolastiche, se i genitori lo vorranno, potranno rimanere a casa senza che l’assenza sia considerata ingiustificata. Poiché queste “vacanze forzate” per gli alunni sotto i 14 anni potrebbero mettere in difficoltà famiglie in cui entrambi i genitori lavorano, le scuole rimarranno aperte solo per essi, in modo da evitare che debbano rimanere soli a casa. La deroga è stata prevista soprattutto perché si vuole evitare che siano affidati ai nonni, che in questo momento sono la categoria più a rischio.
Un altro intervento annunciato ieri è la quarantena disposta per i comprensori di Ischgl (Paznauntal) e St. Anton (Arlberg), in Tirolo, dove è divampato un devastante focolaio del virus. Si tratta di due delle stazioni sciistiche più prestigiose dell’Austria. Gli abitanti (circa 9.500), ma anche i turisti presenti (in tutto circa 16.000) e il personale degli hotel non potranno lasciare le due zone per almeno due settimane. Soltanto i turisti stranieri potranno andarsene. Sospesi i voli da e per Svizzera, Francia e Spagna, dove il virus si sta diffondendo molto rapidamente. Il confine con la Svizzera e con il Liechtenstein sarà chiuso e i transiti saranno possibili sottomettendosi agli stessi controlli istituiti al confine con l’Italia.
Alle aziende Kurz ha rivolto un pressante appello ad adottare il più possibile il telelavoro. “Tutto ciò che non è necessario, non va fatto”, ha affermato Kurz, sottolineando la gravità della situazione: il numero dei contagi aveva superato ieri sera quota 500, in pochi giorni potrebbero diventare 1.000, in una settimana 10.000.
NELLA SECONDA FOTO, il diagramma dei contagi aggiornato alle 15.00 di ieri, quando il totale era 428 (mentre in serata è stata superata quota 500). I colori indicano i contagi nei vari Länder. Il numero maggiore si trova in Tirolo (dove il virus ha fatto la sua prima apparizione in Austria, portato da una coppia di italiani di Bergamo); seguono Vienna, Alta Austria e Bassa Austria. Il Land con il minor numero di persone positive al test è la Carinzia, che pure si trova al confine con l’Italia.
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