Martedì 3 Dicembre 2024

hypo_apa_neu_726Se il confronto/scontro tra gli azionisti di Hypo Bank, per decidere a chi spetti aumentare il capitale, fosse una partita a scacchi, ora ci troveremmo di fronte a una classica situazione di stallo. La Bayern Lb (proprietaria al 67,1% del gruppo bancario) insiste perché anche gli altri due soci (Grazer Wechselseitige 20,5%, Land Carinzia 12.4%) contribuiscano in proporzione allo sforzo finanziario. La Grazer Wechselseitige nicchia. Il Land Carinzia nicchia anche lui, asserendo di non avere risorse da investire e si rivolge allo Stato, chiedendogli un secondo intervento di sostegno. Lo Stato, a sua volta, invita il Land Carinzia a reperire le risorse, vendendo parte del patrimonio di cui ancora dispone. Insomma, siamo alla paralisi.

In altre circostanze una situazione simile avrebbe lasciato indifferenti, ma non in questa. Perché – come non ha mancato di rimarcare il Finanzmarktaufsicht, organo pubblico di vigilanza sulle società quotate in borsa e sugli istituti di credito – Hypo Group necessita di una ricapitalizzazione per 1,4 miliardi, avendo accumulato alla fine dell’anno 1,4-1,7 miliardi di deficit. L’ultima occasione per farlo è l’assemblea straordinaria convocata proprio a tale scopo per il 10 dicembre. Poi potrebbe accadere di tutto.

La convinzione generale è che prima di quella data si esca dallo stallo, ma non si riesce a immaginare chi farà la prima mossa. Anche perché proprio ieri la giunta del Land Carinzia ha deliberato all’unanimità una risoluzione, in cui si chiede al governo nazionale di varare un secondo pacchetto di aiuti a Hypo Bank (dopo quello per 900 milioni già concesso lo scorso anno). La risposta da Vienna è stata pressoché immediata: non escludiamo un nuovo intervento di sostegno, ma prima deve fare la sua parte anche il Land, vendendo, se necessario, parte del suo patrimonio.

Quale patrimonio? Fondamentalmente due risorse: la partecipazione per un terzo al capitale di Kelag (la sigla sta per Kärnten Elektrizität Ag, Carinzia elettricità Spa) e i soldi ricavati nel 2007 della vendita di una quota di Hypo Bank alla tedesca Bayern Lb (809 milioni, di cui, dopo le spese allegre dell’era Haider, sono rimasti 500 milioni raccolti in un fondo vincolato). L’assessore alle finanze Harald Dobernig e lo stesso governatore Gerhard Dörfler hanno fatto sapere che non ci pensano affatto.

L’atteggiamento del Land sembra escludere qualsiasi compromesso. Identica la posizione degli altri due soci. Eppure, tutti e tre hanno un forte interesse a che Hypo Group non venga messo in liquidazione. Per non veder azzerata la loro quota di capitale, ma anche per altre ragioni. La Bayern Lb, perché ormai vi ha investito oltre 3 miliardi di euro. Il Land Carinzia, per i costi sociali che un simile esito comporterebbe. Il braccio di ferro a tre, se nessuna delle parti vorrà cedere, potrebbe avere conseguenze drammatiche.

Nella foto, la sede della direzione generale di Hypo Group a Klagenfurt.

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