Domenica 13 Ottobre 2024

Il maltempo in Austria si è spostato dai Länder meridionali (Carinzia e parte della Stiria) all’est, colpendo Vienna e parte della Bassa Austria, con tracimazione di fiumi e allagamenti di strade ed edifici. In una cinquantina di comuni è stato dichiarato lo stato di emergenza. Il diario della giornata e della notte precedente registra purtroppo anche la morte di un vigile del fuoco. Ingenti i danni.

Drammatica la situazione a Vienna, come non si ricordava a memoria d’uomo. Una grande minaccia è rappresentata da fiume Wien, che ha lo stesso nome di Vienna. Attraversa la città da ovest ad est, seguendo il Gürtel, scorrendo tombinato sotto il Naschmarkt e confluendo infine nel canale del Danubio all’altezza di Urania.

Wien, da rigagnolo a fiume impetuoso

Di solito è un rigagnolo d’acqua di cui ci si accorge appena. Ma questa mattina l’idrometro all’altezza del ponte Kennedy-Brücke, che si trova accanto alla reggia di Schönbrunn, aveva segnato 2,26 metri (ieri, alla stessa ora, era a 50 centimetri). A mezzogiorno rischiava di tracimare in molti punti, dopo che già ieri era uscito dagli argini nel quartiere periferico di Penzing, quello, per intenderci, dove si trova il complesso ospedaliero di Steinhof con la celebre chiesa di Otto Wagner.

Per ragioni di sicurezza è stata chiusa a tempo indeterminato l’autostrada ovest, tra il ponte di Hütteldorf e la Deutschordenstrasse. Qui si trova una vasca di raccolta del fiume Wien. Serve a regolare il flusso delle acque che scendono dal bacino idrografico circostante, in maniera che il livello del corso d’acqua rimanga costante mentre attraversa la città. Ma quella vasca è ormai al colmo, per cui il fiume porta a Vienna tutto ciò che riceve, senza limitazioni.

Abitazioni allagate, abitanti evacuati in barca

Una delle prime conseguenze è stata che a Penzing, nella zona di Ludwiggasse, l’acqua ha superato gli argini, allagando il quartiere. Alcune case sono raggiungibili soltanto con imbarcazioni dei vigili del fuoco. Nelle strade del quartiere l’acqua ha raggiunto il metro. Cantine e garage sono allagati. Le abitazioni sono state evacuate e, per l’eventualità che altre famiglie debbano lasciare le loro residenze, una squadra di pompieri sommozzatori staziona in permanenza davanti alla stazione di Weidlingau.

In tre quartieri della città – Landstrasse, Donaustadt, oltre a quello già menzionato di Penzing – manca la corrente elettrica da questa mattina. Donaustadt è l’area più avveniristica della città, dove sono stati costruiti i grattacieli più alti e dove si trovano i palazzi di Onu City.

Chiusi i tratti più a rischio della metropolitana

L’emergenza meteo ha avuto conseguenze anche sui trasporti pubblici, in particolare sulla metropolitana. I movimenti sono stati fermati su alcune linee e non saranno ripristinati prima di mercoledì. Dati i livelli allarmanti raggiunti dal fiume Wien e dal Donaukanal, si è reso necessario montare paratie e disporre sacchi di sabbia, per impedire che l’acqua allaghi le gallerie sotterranee. La rimozione di queste protezioni sarà decisa solo quando l’acqua sarà ridiscesa a livelli normali e comunque richiederà del tempo.

La linea U4 (“U” sta per Untergrundbahn, “ferrovia sotterranea”) opera ormai soltanto tra le stazioni di Heiligenstadt e Friedensbrücke; la linea U6, tra Florisdorf e la Stazione ferroviaria Ovest e tra la Stazione di Meidling e Siebenhirten. La linea U3 è interrotta tra Rochusgasse e Simmering. Per gli utenti della U4 è stato istituito un servizio sostitutivo di bus tra le stazioni di Hütteldorf e Karlsplatz (le nuove fermate provvisorie sono indicate sull’app WienMobil); inoltre è a disposizione il tram D tra Heiligenstadt e Karlsplatz. In sostituzione della metropolitana U2 la linea del tram è stata prolungata fino a nuove disposizioni fino a Lainz, stazione di Meidling, stazioni della metropolitana di Margaretengürtel, Stazione Ovest, Burggasse. Questa mattina è stato necessario chiudere in parte anche la U2, che ora funziona solo tra Taborstrasse e Seestadt.

Vigili del fuoco impegnati allo stremo

La pioggia persistente e le violente raffiche di vento hanno impegnato allo stremo i vigili del fuoco, che hanno dovuto raddoppiare i turni. Nelle ultime ore sono stati oltre 1.100 gli interventi per rimuovere alberi e pali abbattuti, liberare ingressi delle case, pompare l’acqua dalle cantine e dai garage.

Se Vienna piange, il Land della Bassa Austria che la circonda non ride. Piove da venerdì e in giornata sono previsti altri 60 litri d’acqua per metro quadrato. Le conseguenze sono esondazioni, allagamenti di case, cadute di alberi, frane di strade. È qui, nel mandamento di Tulln (sponda destra del Danubio, a monte di Vienna) che un vigile del fuoco è morto. È scivolato da una scala mentre con altri colleghi stava pompando l’acqua dalla cantina di una casa. “Molti degli abitanti di questa regione – ha dichiarato la governatrice del Land, Johanna Mikl-Leitner – stanno vivendo probabilmente le ore peggiori della loro vita”.

Non tentiamo nemmeno di menzionare i tanti luoghi dove il maltempo ha fatto i suoi danni. Per comprenderne la dimensione ci basti segnalare che attualmente sono al lavoro 20.000 vigili del fuoco professionali e volontari, di 1.160 distaccamenti. Alcune squadre sono giunte in aiuto da altri Länder. L’Esercito è pronto a intervenire con altri 1.000 uomini, non appena ne verrà fatta richiesta. Sono impegnate anche la Croce rossa e il Samaritenbund con 300 uomini, pronti a montare 500 letti da campo e a fornire coperte e altri servizi di assistenza.

Sospesa la campagna elettorale

Alle 14, al Ministero degli Interni, si è tenuta una riunione della commissione per la gestione dell’emergenza, cui ha partecipato anche il cancelliere Karl Nehammer. La priorità – è stato sottolineato – è salvare le persone, poi si penserà al resto. Fino a quell’ora erano già state evacuate 1.100 abitazioni. Molte famiglie sono state portate in salvo con barche. Anche alcune sedi dei vigili del fuoco risultano allagate.

Ovviamente le conseguenze del maltempo sono state risentite anche nei trasporti pubblici e su alcune linee ferroviarie. Domani le scuole non saranno chiuse, ma sarà giustificata l’assenza di chi, per ragioni di sicurezza, resterà a casa

Ricordiamo che tra due settimane in Austria si vota per il rinnovo del Parlamento. Già ieri il Partito popolare (Övo) e il Partito socialdemocratico (Spö) avevano deciso di sospendere la campagna elettorale, in considerazione dell’emergenza. È probabile che anche gli altri partiti ne seguiranno l’esempio.

__________________________

AUSTRIA VICINA è anche su Facebook. Clicca “mi piace” alla pagina

https://www.facebook.com/austriavicina