Venerdì 8 Novembre 2024

09.04.01 Pinkl FranzÈ durato meno di un anno Franz Pinkl alla direzione di Hypo Group Alpe Adria. Era stato nominato il 1. luglio e soltanto sette mesi dopo il nuovo consiglio di sorveglianza gli dà il benservito. Con lui farà le valigie l’intero comitato di presidenza composto da quattro persone (Pinkl compreso). Nessuna meraviglia: Hypo Group è passato di mano ed è naturale che i nuovi proprietari vogliano mettere uomini di loro fiducia alla guida del gruppo.

Accade così in tutte le società. Solo che Hypo Group non è più una società come le altre. Per evitarne il fallimento si è resa necessaria la sua nazionalizzazione: un fenomeno in controtendenza, dopo che negli ultimi anni si era assistito al contrario alla privatizzazione di tutti gli istituti bancari austriaci, da Credit Anstalt a Bank Austria (poi assorbita in Unicredit). La nazionalizzazione di Hypo Group rappresenta quasi un ritorno al passato (non il primo: nel 2009, per le stesse ragioni, si era resa necessaria anche la nazionalizzazione della Kommunalbank) con tutte le conseguenze che ciò comporta. Prima fra tutte la lottizzazione politica degli incarichi.

Nella vicenda Hypo Group si è assicurato che non sarà così. Obiettivo principale se non unico – ha dichiarato il vicecancelliere e ministro delle finanze Josef Pröll – è rimettere in ordine i conti per consentire alla banca di ritornare competitiva sul mercato e di essere riprivatizzata. Sarà un caso, ma il compito è stato affidato a un consiglio di sorveglianza composto esclusivamente da persone con tessera dell’Spö e dell’Övp (i due partiti della coalizione di governo), mentre presidente è l’ex ministro dell’Övp Johannes Ditz e suo vice l’ex ministro dell’Spö Rudolf Scholten, secondo le logiche classiche della spartizione delle nomine.

E ora è il turno del comitato di presidenza. In questi giorni l’intero consiglio di sorveglianza (unico contrario il presidente Ditz) ha deciso di rinnovarlo completamente, affidando a una società esterna (quella del consulente Spencer Stuart) il compito di individuare i nuovi dirigenti. Uno di questi potrebbe essere lo stesso Pinkl, il quale però ha già fatto sapere di non essere disponibile: ha fiutato l’aria e ha capito che non avrebbe potuto cooperare con i nuovi rappresentanti della proprietà.

L’operazione di ricambio sarà portata a termine entro questo mese, in modo da poter presentare i nuovi amministratori già in occasione della discussione del bilancio 2009. È chiaro che fino ad allora ogni ipotesi sulle strategie di rilancio di Hypo Group rimarrà sospesa e i piani finora annunciati (uscita da alcuni mercati, chiusura di sedi, tagli al personale) dovranno considerarsi almeno temporaneamente accantonati. Anche per quanto riguarda la controllata italiana di Hypo Group, che ha la sua direzione generale a Tavagnacco.

Nella foto, Franz Pinkl, ancora per poco al vertice di Hypo Group.

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