È tempo di operazioni in grande stile per la polizia austriaca. Dopo quella di lunedì mattina nei confronti di esponenti dell’islamismo radicale operanti in Austria, ieri è stata la volta dei gruppuscoli dell’estrema destra neonazista. Sono state eseguite simultaneamente decine di perquisizioni in sette Länder (praticamente in tutti, meno la Carinzia e il Vorarlberg). A 40 persone sono stati sequestrati telefoni cellulari, hard-disk e altri oggetti, per lo più bandiere, stemmi, stampe, souvenir relativi al nazismo; 16 persone avevano in casa armi, peraltro regolarmente denunciate; quattro avevano precedenti condanne per apologia del nazismo.
A tutti i 40 è stato contestato il reato di aver violato la legge che vieta l’apologia e la ricostituzione del Partito nazionalsocialista. Non sembra che fossero in contatto tra di loro, ma che ognuno agisse per proprio conto, facendosi pubblicità in gruppi di WhatsApp o su Facebook. La polizia è giunta ad essi dopo un certosino lavoro di sorveglianza dei social e grazie anche a segnalazioni di altri cittadini.
All’operazione di ieri mattina hanno preso parte 150 agenti.
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