Venerdì 4 Ottobre 2024

1530658_BLD_Online Casa Wolfgang PriklopilNon sembra ci sia ancora la parola fine per la vicenda di Natascha Kampusch, la ragazza viennese, oggi di 23 anni, rapita il 2 marzo 1998 da un uomo, che poi la tenne segregata in casa per 8 anni. A poco più di tre anni dalla sua liberazione – la ragazza riuscì a sfuggire al suo carceriere, Wolfgang Priklopil – si scopre che il rapitore potrebbe aver avuto un complice. Sotto accusa è un commerciante viennese, Ernst H., amico di Priklopil, denunciato a piede libero per concorso in sequestro. L’uomo è stato interrogato per 9 ore dagli investigatori, coordinati dal procuratore della Repubblica Thomas Mühlbacher. Di ciò che ha dichiarato agli inquirenti è trapelato qualcosa soltanto per bocca del suo difensore Manfred Ainedter. Ernst H. ha negato recisamente di aver partecipato in qualche modo al rapimento e al sequestro di Natascha. Sarebbe venuto a conoscenza della vicenda soltanto nel giorno stesso della liberazione della ragazza, il 23 agosto di tre anni fa, quando era andato al Donauzentrum di Vienna (il settore nuovo della città, al di là del Danubio), per far salire sulla propria auto il Priklopil in fuga. Questa circostanza era già nota agli inquirenti, che proprio perciò si erano insospettiti sul ruolo avuto dall’uomo.

In quei frangenti – ha raccontato Ernst H. agli investigatori – Wolfgang Priklopil gli avrebbe confessato per la prima volta ciò che aveva fatto con Natascha. Il seguito è noto. Sceso dall’auto dell’amico, Priklopil aveva raggiunto i binari della ferrovia, buttandosi sotto un treno per non essere arrestato dalla polizia.

Come mai Ernst H. non aveva riferito subito agli inquirenti ciò che gli aveva detto l’amico? “Per paura di essere coinvolto” in un caso così clamoroso, avrebbe spiegato. Il suo legale si è detto convinto che, dopo l’interrogatorio-maratona di sabato, le accuse nei confronti del suo assistito saranno archiviate. Se l’ottimismo dell’avvocato sia giustificato è tutto da verificare. Il procuratore Mühlbacher, per esempio, e di tutt’altro avviso. Restano ancora da spiegare le visite che Ernst H. avrebbe fatto alla casa del Priklopil, incontrando anche Natascha, senza accorgersi che la ragazza era tenuta prigioniera.

Nella foto, la casa di Wolfgang Priklopil a Strasshof, periferia est di Vienna, dove Natascha Kampusch fu tenuta segregata per 8 anni.

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