Martedì 3 Dicembre 2024

10.03.28 Herbert Boeckl scaled-0x250_geiger-anna_455260_imagnoOltre 60.000 persone hanno visitato nella galleria del Belvedere di Vienna la mostra dedicata a Herbert Boekl (nella foto). L’esposizione si è chiusa il 31 gennaio e ora è riproposta nel Museo di arte moderna di Klagenfurt, dove potrà essere vista fino al 16 maggio. Si tratta di un evento straordinario e di grande interesse, principalmente per due ragioni: perché capita di rado che una mostra organizzata a Vienna, in una sede prestigiosa come il palazzo del Belvedere, possa essere rivista poi, quasi nelle sue identiche forme, in una città periferica come Klagenfurt (periferica per l’Austria, ma non per il Friuli Venezia Giulia che è confinante con la Carinzia); perché Boekl è il massimo rappresentante dell’espressionismo moderno austriaco negli anni ’20, interprete e continuatore delle forme estetiche di Egon Schiele e Oskar Kokoschka.

Perché Klagenfurt dopo Vienna? Perché Herbert Boeckl, pur avendo trascorso gran parte della sua vita a Vienna (fu tra l’altro rettore dell’Accademia di belle arti, la stessa che nel 1912 lo aveva rifiutato come allievo), può essere definito artista carinziano, essendo nato a Klagenfurt il 3 giugno 1894 e avendo trascorso molte estati dipingendo in Carinzia, sulle rive del Klopeinersee o a St. Kanzian, tanto da entrare a far parte del cosiddetto “circolo di Nötsch”. E perché Agnes Husslein-Arco, direttrice della galleria del Belvedere, è nipote di Boeckl e quindi legata anch’essa alla Carinzia.

La mostra, riproposta nel museo di Klagenfurt, comprende 150 opere di Boeckl, che abbracciano cinque decenni di vita dell’artista. Si tratta di olii, acquarelli, disegni, sculture, suddivisi in 14 stanze e ordinati cronologicamente, quasi a voler ricostruire l’evoluzione nel tempo dello stile artistico di Boeckl, dai quadri espressionisti del primo periodo, che risentono molto del soggiorno a Parigi, all’esperienza realista, dal cubismo alla rinnovata pittura di ispirazione religiosa.

Tra il 1912 – anno in cui Boeckl, respinto dall’Accademia di belle arti, incominciò a dipingere da autodidatta – e il 1964 – quando un ictus lo costrinse all’inattività, cui seguì due anni dopo la morte – l’artista austriaco produsse circa 400 dipinti a olio, di cui oltre cento sono visibili a Klagenfurt (ad essi si aggiungono,come detto sopra, acquarelli, grafiche e sculture). Alle opere già esposte al Belvedere, la responsabile del Museo di arte moderna del capoluogo carinziano, Christine Wetzlinger-Grundnig, ha potuto aggiungere otto dipinti e alcune grafiche appartenenti alle proprie collezioni.

L’insieme delle opere esposte, come hanno sottolineato la stessa Wetzlinger-Grundnig e l’assessore regionale alla cultura Harald Dobernig, fanno della mostra di Boeckl il più importante evento culturale dell’anno in Carinzia. Consente non solo di avere una visione completa della produzione di uno dei massimi artisti austriaci del ‘900, ma anche di comprendere l’influenza che egli ebbe su altri artisti contemporanei austriaci, quali Maria Lassnig, Arnulf Rainer o Kiki Kogelnik.

La mostra è visitabile fino al 16 maggio al  Mmkk (Museum Moderner Kunst Kärnten) di Klagenfurt, in Burggasse 8, www.mmkk.at, tutti i giorni dalle 10 alle 18 (domenica fino alle 20), escluso il lunedì.

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