Il 15 giugno si apre in Carinzia la stagione dei funghi. La data è molto attesa anche da noi, perché al di là del confine la raccolta dei miceti è subordinata a norme e a controlli piuttosto rigorosi, ma, a differenza di quanto accade nella nostra regione, è aperta a tutti, stranieri compresi. Non servono permessi amministrativi, nemmeno turistici, e non si deve pagare nulla. Si richiede soltanto il rispetto delle regole.
La prima riguarda il periodo in cui la raccolta di funghi è ammessa, che va dal 15 giugno, appunto, al 30 settembre, soltanto nelle ore diurne, tra le 7 e le 18 (da noi, da un’ora prima dell’alba fino a un’ora dopo il tramonto). La seconda regola riguarda la quantità: non più di due chili al giorno per persona. Una famiglia composta da genitori e due figli, per esempio, può portare a casa fino a 8 chili, anche se i figli si sono limitati a guardare mamma e papà impegnati nelle ricerche.
Ovviamente la raccolta è vietata nelle aree protette e nelle zone centrali dei parchi nazionali (solitamente indicate da cartelli, ma se vi sono dubbi conviene informarsi), così come è vietata la raccolta di alcune specie di funghi protetti (anche su questi conviene informarsi) o di funghi alti meno di due centimetri. È altresì vietato, come in Friuli Venezia Giulia, l’uso di rastrelli, uncini o altri mezzi che possono danneggiare lo stato umifero del terreno, il micelio fungino o l’apparato radicale della vegetazione. È inoltre vietata la raccolta in gruppi organizzati, per evitare che un’area venga battuta a tappeto e spogliata di ogni traccia di miceto.
Il controllo del rispetto di queste norme è affidato alla “Kärntner Bergwacht”, una specie di “polizia montana”, istituzione di diritto pubblico costituita con legge del Land Carinzia, con compiti di vigilanza e protezione dell’ambiente. I poteri di controllo sono stati ampliati negli ultimi anni, soprattutto in funzione anti-italiana. Da quando infatti nella nostra regione la raccolta dei funghi è diventata più complicata, è aumentato enormemente il numero di quanti si recano a cercar funghi in Austria, spesso ignorandone le regole.
Ora la Bergwacht è autorizzata non soltanto a fermare le persone sospette e a controllare i loro zaini o le loro borse, ma può persino perquisire auto, roulotte e camper, esercitando poteri che di norma sarebbero subordinati all’autorizzazione della magistratura e nei confronti dei quali in Carinzia si è levata qualche voce di protesta. L’accertamento di una violazione delle norme può comportare sanzioni fino a 3.630 euro (7.260 per i recidivi).
L’impressione è che in Carinzia le norme siano più restrittive e che ne sia controllata meglio l’applicazione. In Friuli Venezia Giulia le maglie sono forse più larghe (per esempio, sono ammessi 3 chili al giorno per persona e la raccolta può essere effettuata in un arco di tempo più ampio), ma più complicate e onerose: per raccogliere i funghi si deve disporre di apposito patentino (rilasciato dopo un severo esame) e occorre un permesso rilasciato dalla Provincia o da una Comunità montana, previo pagamento di 25 euro (60 per i non residenti in regione); Comunità montane e Comuni montani possono rilasciare ai turisti in soggiorno permessi giornalieri, settimanali o quindicinali non rinnovabili. In Austria i permessi non sono necessari e la raccolta è gratis. Almeno per ora.