I musei austriaci – almeno quelli gestiti dallo Stato – hanno deciso di spalancare le porte ai giovani. Da quest’anno tutti coloro che non hanno ancora compiuto il diciannovesimo anno di età avranno accesso gratuito. Non dovranno dimostrare di essere studenti, basterà che esibiscano un documento d’identità con la data di nascita. Questo vale per tutti i musei, compreso il Kunsthistorisches Museum, il prestigioso museo delle belle arti di Vienna, che è tra i più visitati al mondo. A Vienna saranno gratuiti per i giovani anche i musei municipali.
Gli altri musei statali di Vienna ai quali ora i minori di 19 anni possono accedere gratuitamente sono: il Museo di storia naturale (di fronte al Kunsthistorisches), il Museo di etnologia, il Museo del teatro austriaco (che da marzo ospita una interessante mostra su Mahler, nel 150. anniversario della nascita), il Museo della tecnica, l’Albertina, il Belvedere, il Museo di arte applicata (Mak), il Museo d’arte moderna Fondazione Ludwig Vienna (Mumok), nonché il Museo di anatomia patologica (nella cosiddetta Torre dei folli, il Narrenturm). Inoltre si può entrare gratuitamente anche nelle sale museali della Biblioteca nazionale austriaca, tra cui la Prunksaal, nel Museo dei globi, dell’esperanto e dei papiri.
Hanno aderito all’iniziativa anche i musei della città di Vienna con tutte le loro sedi distaccate, tra cui la Hermesvilla nel parco naturale Lainzer Tiergarten ed il Museo per bambini Zoom al MuseumsQuartier.
La medaglia ha il suo rovescio. Se i giovani hanno accesso gratuito, gli anziani invece continuano a pagare (anche se con una riduzione di prezzo, sopra i 65 anni). Prendiamo ad esempio il Kunsthistorisches Museum, che è il più importante dell’Austria: il prezzo normale d’ingresso è di 12 euro; i ragazzi sotto i 19 anni entrano gratis; gli adulti con più di 65 anni beneficiano della tariffa ridotta a 9 euro; stessa riduzione anche per studenti fino a 27 anni (ma devono avere un documento che attesti il loro status di studenti), handicappati con il loro eventuale accompagnatore, militari di leva, disoccupati.
Fa eccezione il castello di Schönbrunn (forse perché non è un museo, ma un palazzo), dove pagano tutti, ragazzi compresi.
Nella foto, il sontuoso scalone all’interno del Kunsthistorisches Museum di Vienna, che conduce alle gallerie del primo piano del palazzo.