Venerdì 4 Ottobre 2024

volksbank20090916200928Il “day after” il salvataggio pubblico di Hypo Group non consente agli austriaci di tirare un sospiro di sollievo. A metterli di nuovo in ansia è un articolo apparso ieri su “Die Presse”, secondo cui anche la Volksbank (con un bilancio di 53 miliardi è la quarta in Austria, Hypo Group era la sesta) sarebbe in difficoltà e una trentina di altri istituti più piccoli sarebbero in uno stato di sofferenza e potrebbero non farcela a superare la crisi, che nel 2010 rischia di peggiorare.

Ma non soltanto i cittadini, anche i mercati valutari hanno risentito delle notizie provenienti da Vienna. Il timore di nuove crisi bancarie nell’eurozona e i crescenti rischi del debito sovrano hanno pesato ieri sull’euro, che è tornato sui minimi di due mesi fa a 1,45 dollari. Secondo “Die Presse”, la banca centrale e le autorità finanziarie avrebbero messo sotto osservazione speciale la Volksbank. Un portavoce ha ammesso che la banca è stata sottoposta a uno “stress test”, ma ha negato di trovarsi sotto “osservazione speciale”.

In realtà, non è la banca centrale, ma la Fimbag (società con compiti di sorveglianza sulle banche per stabilizzare il mercato finanziario) che sta tenendo sotto “osservazione speciale” la Volksbank (e altri istituti). Le ragioni non mancano: nonostante l’iniezione dallo Stato di un miliardo nel 2008, la Volksbank nei primi tre trimestri 2009 ha già perso 607 milioni. Partecipata al 25% dalla tedesca Dz-Bank, una sua crisi avrebbe ripercussioni anche in Germania.

Inevitabile, intanto, l’effetto sull’euro, la cui penalizzazione rispetto al dollaro è dovuta peraltro anche alla debolezza dell’indice tedesco Zew e alle turbolenze in Grecia. L’euro si è attestato a 1,45 dollari e a 130,12 yen, con un dollaro/yen volato a 89,44. La moneta europea ha toccato un nuovo minimo come a inizio ottobre, subito dopo la diffusione dello Zew, in calo per il terzo mese consecutivo.

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