Ci eravamo quasi convinti che il problema Covid-19 fosse superato e che la strada fosse ormai tutta in discesa. E invece no! Il virus – per usare le parole del ministro della Salute, Rudolf Anschober (nella foto) – non è andato in vacanza. È sempre rimasto con noi e di tanto in tanto ci avverte che è ancora una minaccia.
Anche in Austria si accendono di tanto in tanto nuovi focolai e la curva dei contagi è un continuo saliscendi. Non ci sono i numeri impressionanti di marzo e aprile, ma quanti bastano per far alzare le antenne. Fino a ieri c’erano 1.393 casi attivi, concentrati soprattutto in Alta Austria (546) e a Vienna (454). Altri 164 sono stati segnalati in Bassa Austria, mentre negli altri Länder sono meno di dieci. In Carinzia non si è registrato nessun nuovo contagio.
Il bilancio complessivo austriaco segna 19.439 persone positive ai test, 17.335 guarite, 711 decessi. Attualmente degli ammalati di Coronavirus 99 si trovano ricoverati in ospedale e di questi 11 sono in terapia intensiva.
Anschober è intervenuto anche ieri per esortare i suoi connazionali alla cautela e alla disciplina. In Austria ormai quasi nessuno usa la mascherina e rispetta il distanziamento, come se il pericolo Covid-19 fosse del tutto superato. Lo ha rilevato in un tweet anche Michael Jungwirth, giornalista della “Kleine Zeitung” di Vienna. Arrivato a Trieste in bicicletta seguendo la pista ciclabile Alpe Adria, e prima di riprendere la pedalata per Pirano ha segnalato ai suoi il comportamento disciplinato degli italiani, quasi tutti con mascherina nelle strade, nei negozi, ai bar, dicendo di sentirsi più sicuro in Italia che in Austria. Al suo tweet sono seguiti commenti di altri austriaci in vacanza in varie parti d’Italia, che confermavano la sua impressione.
È questa la ragione per cui in alcuni Länder austriaci è stato reintrodotto l’obbligo della mascherina sui mezzi pubblici di trasporto. Non si tratta più soltanto di una raccomandazione, ma di un provvedimento la cui inosservanza comporterà una sanzione di 50 euro e l’obbligo di scendere dal mezzo di trasporto. E ieri sera, intervistato in tv, il cancelliere Sebastian Kurz ha condiviso le preoccupazioni del suo ministro e ha fatto capire che forse entro domenica potrebbe essere ripristinato l’obbligo della mascherina su tutto il territorio nazionale.
Il ministro Anschober, inoltre, ha annunciato un piano in 17 punti per affrontare in autunno l’eventuale “seconda ondata”. Tra le misure previste, l’effettuazione di test a tappeto.
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