Dal 1. gennaio la “busta paga” dei politici austriaci sarà un po’ più pesante. Le indennità di carica saranno adeguate all’aumento del costo della vita. In realtà l’aggiustamento sarà solo del 5,3%, ovvero inferiore al tasso di inflazione, perché è stato fatto riferimento all’arco temporale dal luglio dello scorso anno al giugno di questo, quando l’aumento dei prezzi non era ancora galoppante. Lo prevede così la legge che gli austriaci si sono dati e che stabilisce anche il calcolo matematico per determinare l’adeguamento di tutte le cariche pubbliche, dal presidente della Repubblica, che sta al vertice della piramide, al consigliere del Comune più piccolo.
Da questo punto di vista, l’Italia, che non è uno Stato federale, è più federale dell’Austria, che invece è uno Stato federale. Perché in Austria la legge sulle indennità menzionata sopra fissa l’ammontare per tutte le cariche federali, regionali e locali. In altre parole, per esempio, tutti i governatori dei Länder hanno la stessa “busta paga”, mentre in Italia, come è noto, ogni Regione va per conto suo. E lo stesso accade per tutte le altre caselle della piramide.
L’indennità di riferimento è quella dei parlamentari. Dal prossimo anno riceveranno tutti 9.873 euro lordi al mese. Da qui si parte per calcolare le indennità di tutte le altre cariche. La più alta – quella del Capo dello Stato – sarà di 26.701 euro lordi, pari al 280% dell’importo di riferimento (in realtà con un aggiustamento al ribasso, perché lo scorso anno per le cariche più alte non c’era stato alcun adeguamento). La seconda, per importo, è quella del cancelliere, 23.840 euro. Seguono il vicecancelliere, 20.979 euro, e il presidente del Parlamento, 20.026 euro. L’indennità dei ministri è di 19.072 euro, i sottosegretari ricevono 17.165 euro, i capigruppo 16.211.
I governatori dei Länder percepiscono 19.745 euro, cioè più dei ministri; gli assessori regionali 17.771 euro; i consiglieri regionali 7.898 euro. Per i membri del Bundesrat – la seconda Camera del Parlamento, rappresentativa dei Länder – è prevista un’indennità di 4.936 euro.
È interessante notare da dove scaturisce l’aliquota di adeguamento per le indennità. La legge prevede che si prenda in considerazione il tasso ufficiale di inflazione tra il luglio del 2021 e il giugno di quest’anno e anche l’aliquota di adeguamento che sarà applicata alle pensioni il prossimo anni e che si scelga il valore più basso. Poiché il prossimo anno le pensioni aumenteranno del 5,8%, mentre il tasso di inflazione nei 12 mesi considerati era stato del 5,3%, alle indennità dei politici sarà applicata la seconda, in quanto inferiore.
Un altro aspetto interessante può essere il confronto con le indennità di carica percepite dai politici italiani. Ognuno può farlo per conto proprio. Ci limitiamo a citare quelle dei presidenti di Regione, che variano da una regione all’altra, ma che comunque non possono superare i 13.800 euro mensili, molto al di sotto di quelle dei governatori austriaci.
Da dove abbiamo tratto queste informazioni? Dalla “Wiener Zeitung” che, come ormai sappiamo tutti, è un giornale quotidiano di informazione generale, ma che da 320 anni svolge anche la funzione di Gazzetta Ufficiale. La Corte dei conti, come prevede la legge, ha fatto… i conti in tasca ai politici austriaci e poi ha disposto per ieri la pubblicazione sulla “Wiener Zeitung”, per dar loro ufficialità. Sarà l’ultima volta che accade, perché questo giornale, che è il più antico del mondo, cesserà le sue pubblicazioni in luglio, per decisione del governo.
NELLA FOTO, l’aula in cui da 5 anni si è trasferito provvisoriamente il Parlamento austriaco, “sloggiato” dal palazzo storico sul Ring, che aveva necessità di lavori di radicale risanamento. Ora i lavori sono ultimati e i deputati da gennaio potranno ritornare nella loro sede ufficiale.
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