Sabato 14 Dicembre 2024

20.07.10 Velden, movida serale (foto Daniel Raunig)Le spiagge del Wörthersee riprese dal drone mostrano bagnanti, sdraio e ombrelloni regolarmente distanziati, come raccomandano le autorità sanitarie in tempi di Coronavirus. Anche le persone distese sui pontili a prendere il sole rispettano il distanziamento. Il rischio di contagio dunque, almeno sul piano teorico, non esiste.

E pur tuttavia l’estate sui laghi carinziani preoccupa la politica. Sulle spiagge – che assomigliano tanto a quelle di Jesolo o di Lignano, se non fosse che qui al posto della sabbia c’è l’erba – non ci sono assembramenti, anche perché non c’è l’affollamento degli anni passati. Ma la musica cambia alla sera, nei luoghi della movida, come Velden e Pörtschach o sul Faakersee, dove si fanno le ore piccole con il bicchiere in mano e dove la ressa non consente di rispettare le distanze canoniche.

È questa la ragione per cui il Land Carinzia ha innestato la retromarcia e ha introdotto di nuovo l’obbligo di indossare la mascherina. Non è un obbligo generalizzato. Vale soltanto per quelle località turistiche dove l’animazione incomincia alla sera e vale soltanto per gli spazi esterni (all’interno dei bar e delle discoteche si suppone che le norme sulle distanze siano rispettate).

L’obbligo scatta da questa sera e dura dalle 21 alle 2 della notte. Per evitare equivoci, ieri pomeriggio il responsabile del “Bezirk” (è un autorità amministrativa con competenze mandamentali) ha precisato che l’obbligo della mascherina per ora riguarda soltanto Velden (il Corso, il lungolago e le vie di collegamento) e il centro di St. Kanzian, sul Klopeinersee. Per ora non sono coinvolte Pörtschach e la zona del Faakersee. Esclusi anche i centri di Klagenfurt e di Villaco, così pure la zona di Hermagor.

Evidentemente si è voluto limitare l’imposizione della mascherina alle zone dove nello scorso fine settimana si erano registrati i più vivaci assembramenti (Klagenfurt e Villaco, come è noto, alla sera sembrano città morte). In quell’occasione era stato impossibile per le forze dell’ordine intervenire. Questa volta, al contrario, potranno sanzionare chiunque circoli nelle “zone rosse” senza la mascherina.

La retromarcia innestata dalla Carinzia segue quella adottata già due giorni fa dall’Alta Austria, dopo l’aumento dei contagi nella zona di Linz e nei quattro distretti confinanti. Contagi in crescita anche a Graz e nella zona di Vienna. Dall’altro ieri, anche in Carinzia. Nulla di allarmante, ma le indicazioni del governo sono di intervenire immediatamente su base locale, con provvedimenti circoscritti, per evitare che il virus torni a circolare.

In Carinzia i nuovi casi non sono legati alla movida, ma il provvedimento è stato preso come misura di prevenzione. “Non vogliamo che Velden diventi una nuova Ischgl”, ha dichiarato un responsabile della sanità del Land, facendo riferimento al polo sciistico del Tirolo, dove in marzo per una settimana si erano chiusi entrambi gli occhi sulla presenza conclamata del virus, con il risultato che gli ospiti poi, tornando a casa, avevano portato il contagio in mezza Europa.

 

NELLA FOTO di Daniel Raunig, una via di Velden nello scorso weekend.

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