La “pillola del giorno dopo” è da ieri in vendita in tutte le farmacie austriache senza necessità di ricetta medica. La può richiedere chiunque, a prescindere dall’età, uomo o donna che sia. La può richiedere anche una cittadina italiana (o un cittadino italiano), senza dover dare alcuna spiegazione.
La decisione di liberalizzare la vendita del farmaco, che consente di prevenire la gravidanza, se assunto entro le 72 ore dal rapporto, è stata presa all’unanimità dall’Ufficio federale austriaco per la sicurezza e la salute del Ministero della sanità. Il provvedimento – ha precisato una portavoce del Ministero – non riguarda il principio attivo in senso lato (oggi quello maggiormente utilizzato è il progestinico levonorgestrel), ma un farmaco specifico, il Vikela, prodotto attualmente in Austria dall’industria farmaceutica Gerot.
La scelta di seguire questa strada era stata suggerita dal Consiglio superiore per la sanità, per ragioni di urgenza. Un provvedimento di carattere generale, infatti, avrebbe richiesto parecchi anni di tempo. Il Ministero della sanità, invece, aveva fretta di liberalizzare la vendita del farmaco, anche se la scelta caduta sulla Gerot non mancherà di suscitare polemiche, essendo l’industria di proprietà dell’ex ministro del Partito popolare Martin Bartenstein, attualmente deputato. Fretta per le sollecitazioni che provenivano da più parti.
La “pillola del giorno dopo”, infatti, poteva essere facilmente prescritta già prima di oggi da qualsiasi medico o istituto sanitario. Ma di fatto la ricerca di un medico, specie nei weekend e specie nei paesi isolati della periferia, poteva comportare ritardi fatali per un prodotto che invece deve essere assunto entro poche ore. Frequenti i casi di ragazze minorenni che, per timore di dover informare i genitori, preferivano rinunciare alla prescrizione medica e rischiare.
Sono queste le ragioni per cui anche dalla nostra regione molte persone potrebbero decidere di rivolgersi alle farmacie austriache (la più vicina si trova ad Arnoldstein, subito dopo Tarvisio) per procurarsi la pillola. In Italia può essere prescritta anche da un consultorio, che però non sempre è tempestivo (un test fatto ieri a Udine: quello dell’Aied è chiuso da venerdì pomeriggio a lunedì; in quello familiare è necessario fissare un appuntamento con un ginecologo). Inoltre, se la donna che lo richiede è minorenne, a seconda dell’età o della differenza di età del partner, il medico deve informare i genitori. Tutti fattori che contribuiscono a rendere la pillola meno disponibile o disponibile fuori tempo massimo.
Abbiamo verificato, invece, la disponibilità in Austria, telefonando ad alcune farmacie. Erano tutte già al corrente della decisione dell’Ufficio federale per la salute. La confezione Vikela è in vendita al prezzo di 11,90 euro. Quella attuale contiene una pastiglia da 1,5 milligrammi.